I cani vivono con noi in famiglia, hanno il loro giardino, il loro stagno e la nostra attenzione. Hanno anche la loro "tenuta" in campagna ai Lavai, che oltre a essere l'acronimo dei nomi della nostra famiglia, individua anche una zona ben precisa.

In veneto con il termine LAVAI si  indica sia un luogo dove si lavano i panni, sia, come in  questo caso una zona lacustre più o meno estesa.

I lavai  erano  un  serbatoio naturale dove confluivano le acque piovane e quelle provenienti  dalle vicine colline del Montello.

Questo creava le condizioni ideali per flora e fauna. Carpe,  tinche e  anguille, avevano un luogo ideale per vivere e riprodursi. Non mancavano anche gli  animali cosidetti nocivi.

Nei Lavai sicuramente l’Airedale avrebbe avuto  modo di poter vivere a pieno le sue specificità di cacciatore in acqua, per le quali è stato selezionato in Inghilterra alla fine del 1800 nella valle dell’Aire, dove le lontre erano una minaccia alimentare per gli abitanti della zona e per i pescatori che non avevano alcuna intenzione di spartire una componente così importante della loro alimentazione: il pesce.  

Lavai è anche il nome del nostro centro cinofilo, collocato proprio in  prossimità dei lavai.